Anche oggi, come ogni giorno, miliardi di esseri umani, taluni aiutati dall’intelligenza artificiale, risolvono l’enorme equazione del mondo.
Dividendi, divisori, moltiplicatori e resti. Consapevoli e inconsapevoli vettori di energia e memoria, portatori della vita, che attraverso il primo essere unicellulare ha con estro e fantasia, plasmato tutti noi e la realtà che abitiamo.
Riducendo ai minimi termini: dietro l’impalcatura economica e sociale delle convenzioni e delle idee umane, l’istinto di sopravvivenza e di difesa degli individui che perpetuano la vita è più potente dei vicoli ciechi che talvolta la stessa vita imbocca per andare a estinguersi.
Un narratore sorprendente ha tentato di sintetizzare nei versi di un haiku l’essenza di questo incessante lavorio del tempo e della natura primordiale dell’uomo, l’essere vivente apparentemente più evoluto del pianeta.

Vita

Mi sollevai dal mare,
come il giorno.
Senza sapere andai.

Il narratore sorprendente e la vita