A quasi trent’anni di distanza da L’Antico Mistero della Trappa e dopo Operazione Goldenmine, la spy story contenuta nel volume James Bond e l’eredità di Ian Fleming dello scorso anno, sono nuovamente in libreria con Il monetiere del cardinale Mazzarino, un romanzo d’avventura, arte e mistero nel quale accompagno i lettori della prima avventura di Gabriele Odrigiani, uno psicoterapeuta milanese che decide di cambiare vita per dedicarsi alla passione per l’arte e la scrittura. Nel corso della storia, metto a nudo alcune delle nevrosi che affliggono gli esseri umani e ne evidenzio i desideri più reconditi come quello dell’immortalità, parlando anche del desiderio di libertà, declinato in varie sfumature, dal buen retiro su un lago elvetico, alla rivoluzione globale di Anonimous e delle tute rosse dei protagonisti de La casa di carta.
L’idea del romanzo è nata da un colloquio con Giuseppe Biselli, storico direttore di Cronaca Vera e vulcanico editore della rivista Misteri e da un’idea di Mario Fontana, direttore della rivista, cui mi sono ispirato per dare casa e identità a Gabriele Odrigiani, personaggio cui ho finalmente fornito una collocazione, per certi versi inaspettata. Attorno al protagonista e allo stipo di Mazzarino si è venuto quasi spontaneamente a creare un intero ecosistema fatto di luoghi e personaggi che con l’evolversi dell’intreccio sono venuti alla ribalta e hanno incrociato l’azione dello scrittore ed esperto d’arte milanese. La storia è destinata agli amanti della pittura, del mistero e dell’avventura e si sviluppa tra Milano, Torino e Lugano per poi spostarsi a Parigi e a Ginevra e tornare verso sud, in Costa Azzurra. Benché ambientata per lo più in città, questa prima avventura dell’autore del best seller L’arte di riconoscere l’arte appassionerà certamente anche gli amanti del mare, poiché vi troveranno un particolare omaggio a Jules Verne, che centocinquanta anni fa cominciò a scrivere del capitano Nemo, il controverso protagonista di Ventimila leghe sotto i mari cui ho dedicato il lavoro. Un’ultima particolarità del libro è che Gabriele Odrigiani sembrerebbe esistere davvero. Infatti lo scrittore ha una sua pagina Facebook dove gli appassionati del social network di Zuckerberg, possono commentare le immagini relative ad alcuni momenti della storia e approfondirne i retroscena con lo stesso protagonista. E l’immaginario prende forma e diventa sostanza.

Il monetiere del cardinale Mazzarino